L’ultima versione del testo, quella approdata in Senato, ha recepito due richieste avanzate dall’organizzazione agricola. Innanzitutto e’ stato confermato lo strumento dei voucher, che, del resto, sarebbe stato assurdo mettere in discussione.
Questo meccanismo ha portato risultati estremamente positivi, contrastando il fenomeno del lavoro nero e dando la possibilità a studenti, casalinghe e anziani di integrare il proprio reddito in piena trasparenza.
Oltre a ciò, l’ultima versione della riforma ha escluso i contratti agricoli dai costi aggiuntivi dell'1,4% sul lavoro a tempo determinato. L’83 per cento dei lavoratori in agricoltura e’ assunto a tempo determinato, come del resto riconosciuto dallo stesso decreto 368/2001. Perché la riforma dia i risultati attesi servono però ulteriori provvedimenti. “Al momento mancano idee per rilanciare l’occupazione – sottolinea Coldiretti -, a partire dalle misure su formazione e apprendistato. Ma serve anche ragionare attentamente sul discorso degli ammortizzatori sociali, visto che le ultime crisi nell’agroalimentare sono state fronteggiate con strumenti, come la cassa integrazione in deroga, che ora si vorrebbero cancellare”.
18 Aprile 2012
Riforma lavoro, resistono i voucher e stop a costi aggiuntivi sul tempo determinato