10 Aprile 2012
IMU AGRICOLA ESENTI I TUTTI I FABBRICATI STRUMENTALI IN MONTAGNA MA URGONO CHIARIMENTI SULL’IRPEF.

Accolto con soddisfazione l’emendamento del Governo al D.L.vo fiscale che introduce l’esenzione dal versamento dell’imposta  per i fabbricati ad uso strumentale ubicati nei Comuni classificati montani o parzialmente montani di cui all’elenco dei comuni italiani predisposto dall’Istat.
Si tratta della vittoria del buonsenso – sostiene Pino Balicco Presidente della Coldiretti Valdostana commentando il voto di fiducia del Senato -  l’imposta avrebbe messo in ginocchio un settore già in crisi e che, anche nei periodi cosiddetti “buoni” non naviga certo nell’oro. Le contrazioni del mercato legate alla crisi, il crollo dei prezzi agricoli,  l’aumento  dei carburanti, il costo del lavoro – esagerato in montagna dove la meccanizzazione è molto ridotta – stanno strozzando le nostre aziende . A livello nazionale hanno chiuso – nel 2011 – oltre 50mila  imprese agricole e il trend è  in diminuzione anche nella nostra Regione : l’IMU avrebbe potuto dare la “botta” definitiva.
Certamente – conclude Balicco – prima di cantare vittoria si dovrà attendere la pubblicazione del testo definitivo per capire bene il provvedimento nelle sue pieghe per capire bene la questione relativa all’applicazione IRPEF. Certo che se sommiamo l’imposta che il settore agricolo regionale avrebbe dovuto versare, possiamo ritenere di aver fatto, tutti insieme, un bel lavoro.
Coldiretti  fa sapere che la “mossa vincente” è stata quella di concordare con il Governo  il gettito che l’ agricoltura garantisce alla manovra fiscale. I contrasti con il Governo sono nati proprio su questo, il quanto non si ritenevano eque le previsioni di impatto elaborate delle Organizzazioni Agricole. Al tavolo fiscale si è concordato che il gettito garantito dall’IMU agricola non debba superare per l'anno in corso un contributo aggiuntivo di 135 milioni di euro per i fabbricati rurali ad uso strumentale e di 89 milioni di euro per i terreni, per complessivi 224 milioni, molto meno rispetto alla stima di oltre un miliardo.

Ezio Mossoni, Direttore della Coldiretti Valdostana mette, invece, il dito nella “piaga” che deve essere sanata al più presto e che potrebbe creare parecchi guai per il futuro. “ L’emendamento del Governo,  ricorda Mossoni, indica – proprio di seguito al comma che assegna l’esenzione ai territori montani  “ Sono comunque assoggettati  alle imposte sui redditi ed alle relative  addizionali gli immobili esenti dall’imposta municipale propria”.

Questo vuol dire che i fabbricati strumentali agricoli  in montagna – che non sono soggetti ad IMU – sono soggetti ad IRPEF e, quindi poco cambierà. Di fatto essendo l’IMU relativa all’anno in corso e l’IRPEF relativa all’anno precedente nel 2012 si verificherà un periodo “terra di nessuno” in cui non si pagherà né l’una né l’altra ma, così stando le norme, dall’anno prossimo i fabbricati strumentali  agricoli pagheranno l’IRPEF.  

ATTENZIONE AI PUNTI FERMI:

  • I terreni agricoli in zona montana sono esclusi dall’IMU – saranno regolarmente indicati in dichiarazione dei redditi (modelli 730 e unico)  e sconteranno l’IRPEF, come avvenuto sinora.
  • I fabbricati rurali – nota bene, di ogni tipo, quindi sia gli strumentali che gli abitativi – e che sono ancora iscritti al catasto terreni dovranno essere accatastati  al catasto fabbricati usufruendo di un tecnico abilitato ( vedi avviso a pagina  5 ) entro il 30 novembre 2012. Per tali fabbricati la scadenza della unica rata dell’imposta da versare è fissata a dicembre.
  • Saranno sottoposti ad IMU tutti i fabbricati agricoli abitativi (prima casa) che finora erano esenti da Irpef e da ICI.