11 Gennaio 2012
Caro gasolio, nei campi una stangata da quattrocento milioni
| Ma vediamo alcuni esempi calcolati sulla base delle varie operazioni colturali effettuate. Per arare il campo un agricoltore italiano spende oggi quasi 25 euro ad ettaro in più rispetto a un anno fa. Per chi semina il rincaro è stato di 15 euro ad ettaro così come per la trebbiatura dei cereali e lo spandimento del letame. Ancora, i trattamenti costano da 4 a 8 euro ad ettaro in più a seconda del tipo di coltura. Pesante anche l’aggravio dei costi per chi usa la vendemmiatrice: quasi 50 euro ad ettaro. Ma, oltre all'aumento dei costi per il movimento delle macchine come i trattori, in agricoltura il caro petrolio colpisce soprattutto le attività agricole che utilizzano il carburante per il riscaldamento delle serre (fiori, ortaggi e funghi), di locali come le stalle, ma anche per l'essiccazione dei foraggi destinati all'alimentazione degli animali. Un aggravio considerevole che è andato ad aggiungersi agli altri costi produttivi lievitati un po’ per tutte le tipologie. Basti ricordare che, secondo le ultime rilevazioni Ismea, agricoltori italiani hanno speso il 2,7 per cento in più per i mezzi produttivi rispetto all’anno precedente. I maggiori rincari si sono verificati per fertilizzanti e prodotti energetici.
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