8 Settembre 2014
NUOVA NORMA SULLA BRUCIATURA DELLE RAMAGLIE

E' stata definitivamente approvata la norma che autorizza la bruciatura controllata in loco del materiale agricolo e forestale derivante da sfalci potature o ripuliture sempre in loco. Nella legge di conversione del decreto è “saltata” la parte che obbliga i Comuni ad eseguire l’Ordinanza autorizzativa. Nell’ottica della sburocratizzazione si è quindi deciso di evitare questa ulteriore fase Comunale. Anche il testo del decreto originario è stato modificato, che ora recita semplicemente, e sostanzialmente, che l’abbruciamento di materiale agricolo o forestale naturale non è in alcun modo assimilabile all’abbruciamento di rifiuti. Ricordiamo comunque che le attività devono essere effettuate sul luogo di produzione, che durante tutte le fasi dell'attività e fino all'avvenuto spegnimento del fuoco deve essere assicurata costante vigilanza da parte del produttore o del conduttore del fondo, o di persona di sua fiducia ed è vietato abbandonare la zona fino alla completa estinzione di focolai e braci. La combustione deve essere, comunque, effettuata in cumuli di dimensione limitata avendo cura di isolare l'intera zona da bruciare tramite una fascia libera da residui vegetali e di limitare l'altezza ed il fronte dell'abbruciamento ed deve avvenire ad almeno 20 metri da edifici di terzi; possono essere destinati alla combustione all’aperto al massimo tre steri per ettaro ( circa tre metri cubi) al giorno di scarti agricoli provenienti dai fondi in cui sono stati prodotti; l'operazione deve svolgersi nelle giornate in assenza di forte vento, preferibilmente umide; nelle aree agricole adiacenti ai boschi o ubicate ad una distanza inferiore a 200 metri dagli stessi, gli interessati devono realizzare una fascia parafuoco che circoscriva il sito dell'abbruciamento, nelle fasce adiacenti ad autostrade, ferrovie e grandi vie di comunicazione, entro una fascia di 50 metri, non possono accendersi fuochi nei periodi considerati a rischio di incendio e, infine che le ceneri derivanti dalla combustione del materiale vegetale di cui alla presente ordinanza sono recuperate per la distribuzione sul terreno a fini nutritivi o ammendanti. Le pubbliche Amministrazioni possono sempre, in caso di condizioni meteorologiche avverse, limitare o proibire le operazioni di bruciatura. Coldiretti Valle d’Aosta saluta con soddisfazione la nuova disposizione che riconosce il concetto fondamentale che sancisce la sostanziale differenza tra le attività di gestione dei rifiuti e le consuetudinarie pratiche agricole di gestione sul luogo di produzione di piccoli quantitativi di scarti vegetali.