30 Dicembre 2011
PIL: COLDIRETTI, MAGGIORE CALO IN AGRICOLTURA, RIPENSARE ALLE NUOVE TASSE

 Con una riduzione dello 0,9 per cento l’agricoltura è il settore economico nel quale si è verificato sul piano congiunturale il maggior calo di un valore aggiunto che ora non potrà reggere agli effetti della manovra la quale, solo con l’IMU, costerà le imprese agricole nel 2012 un miliardo di euro in piu’. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati sull’andamento nel terzo trimestre del Pil comunicato dall’Istat. La manovra avrà infatti – sottolinea la Coldiretti - un impatto pesante su terreni agricoli e fabbricati rurali, dalle stalle ai fienili fino alle cascine e ai capannoni necessari per proteggere trattori e attrezzi, andando a tassare quelli che sono, di fatto, mezzi di produzione per le imprese agricole “La manovra riserva forti iniquità al settore primario che devono essere corrette. ll bene terra, se utilizzato come fattore della produzione in un’impresa agricola, deve avere un trattamento fiscale ben diverso da quello riservato a fondi agricoli speculativi o per fini hobbistici - ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini -. E’ evidente che finita ‘l’emergenza manovra’ dobbiamo aprire un serrato confronto con il Parlamento e il Governo per riaffermare il ruolo strategico di un settore determinante dell’economia reale, una leva competitiva formidabile per il Made in Italy nel mondo. Ruolo che evidentemente a troppi ancora sfugge”. “Nessuno come noi agricoltori sa bene cosa siano i sacrifici e come il contributo al bene del Paese rappresenti un dovere per tutti - conclude il presidente di Coldiretti -. Noi non ci tiriamo indietro, ma misure di equità e per la crescita devono riguardare anche il nostro settore, e queste misure nella manovra non ci sono”.