25 Luglio 2011
NEWS COLDIRETTI : LA FORZA DEL TERRITORIO

TOSCANA
BOTTEGHE IN OGNI PROVINCIA ENTRO LA FINE DELL’ANNO
A Orbetello, Firenzuola e Pisa le prossime aperture: al via in Toscana la seconda fase del progetto per una filiera agricola tutta italiana di Coldiretti. Grande fermento intorno alla nuova rete commerciale di vendita diretta.

20 botteghe di Campagna Amica entro la fine dell’anno in Toscana. Dopo l’inaugurazione della Bottega di Campagna Amica all’Enopolio di Poggibonsi, nei locali del Consorzio Agrario di Siena, la prima in Toscana, tra le primissime in Italia, c’è grande fermento nei confronti del progetto di Coldiretti Toscana che va a integrare il successo straordinario dei mercati di Campagna Amica (60 in Toscana) e dei punti di vendita (per conoscere tutti gli appuntamenti vai su www.campagnamica.it).
Le prossime aperture sono previste ad Orbetello, Firenzuola e Pisa seguite da Viareggio e Grosseto. Ma sono già tante le richieste – ha confermato l’impegno il Consiglio Regionale di Coldiretti durante l’ultimo incontro – per trasformare esperienze di vendita già esistenti come nel caso delle cooperative – vedi il caso della Cooperativa Agricola di Firenzuola pronta al passo - e dei consorzi, in veri e propri negozi marchiati dal brand di Campagna Amica dove sarà possibile trovare, a fianco per esempio dell’olio Igp Toscano, dei Fichi di Carmignano o della farina Dop della Lunigiana, anche le arance di Sicilia e i pelati di San Marzano Dop. Viceversa, l’olio Igp Toscano, e tutti i prodotti simbolo del Made in Tuscany, potranno essere venduti nella Bottega di Campagna Amica di Napoli o Catania.
Un principio che abbatte le distanze geografiche e che riguarda tutti i prodotti del paniere. Sempre di vendita diretta si tratta anche se non sarà presente fisicamente il produttore. “L’agricoltura si sta dotando del suo moderno ed innovativo canale commerciale di vendita diretta – anticipa Tulio Marcelli, Presidente Regionale Coldiretti – in Toscana sta prendendo velocemente forma l’altro fondamentale e strategico step del nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana che va ad implementare la rete dei mercati di Campagna Amica ormai punto fermo, su tutto il territorio di migliaia di consumatori, e dei centinaia di punti di vendita diretta presenti all’interno delle aziende, agriturismi, cantine. La partenza della Bottega di Poggibonsi è decisamente incoraggiante, ora attendiamo le prossime imminenti aperture. Contiamo di inaugurare almeno una-due Botteghe per provincia. Una ventina entro la fine dell’anno”.
Pensata per essere il luogo di acquisto ideale del consumatore finale che potrà trovare, tutti insieme, i principi di genuinità, tracciabilità, stagionalità e risparmio, le Botteghe sono destinate a diventare uno strumento formidabile per le imprese agricole, cooperative, consorzi e anche privati. L'architettura commerciale si fonda infatti su quattro perni: Campagna Amica, la fondazione che dispone del marchio omonimo; Consorzio Produttori (società cooperativa agricola di cui è socia Coldiretti), lo strumento per realizzare la catena; l'imprenditore agricolo che offre il proprio prodotto e il titolare della Bottega che può essere un imprenditore agricolo singolo o associato o una cooperativa. “L'obiettivo - conclude Marcelli - è di creare una rete organizzata per riportare reddito agli agricoltori, contrastando l’insostenibile furto di identità e di valore che subiscono i prodotti nel passaggio dal campo alla tavola. La Toscana, regione simbolo del Made in è pronta anche per questa nuova sfida”.

Dal territorio

EMILIA-ROMAGNA, ESTATE 2011, +12% PRESENZE NEGLI AGRITURISMI DELLA REGIONE

Le presenze degli agriturismi in Emilia Romagna nell’estate 2011 sono aumentate di circa il 12% rispetto allo stesso periodo 2010. Pur essendo presto per i dati consuntivi, un primo bilancio di Terranostra regionale, associazione agrituristica di Coldiretti Emilia Romagna, stima che negli oltre mille agriturismi emiliano romagnoli, tra luglio e agosto siano stata superate le 280 mila presenze. In genere – rileva Terranostra – sono state registrate vacanze più brevi, con preferenza per le aree in zone montane, vicine a parchi ed aree verdi, alle città d’arte e al mare. Meno accentuate le presenze nelle aree di bassa collina e di pianura dove le richieste si concentrano principalmente in primavera.
“I veri motori delle vacanze nelle campagne dell’Emilia Romagna – ha detto il presidente di Terranostra regionale, Carlo Pontini – sono sempre più l’enogastronomia e la ricerca del prodotto tipico legato a territori ben definiti. La buona tavola resta una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo, ma sta crescendo con forza anche la richiesta di vacanze che consentono di scoprire il territorio, con percorsi che toccano aree archeologiche e naturalistiche. La vacanza a contatto con la natura nella nostra regione può contare su due parchi nazionali, 13 regionali e 31 riserve e oasi ambientali. Molto richiesti sono poi gli agriturismi che consentono di visitare i piccoli borghi e i gioielli dell’arte che si trovano nell’entroterra dell’Emilia Romagna”.
In aumento – rileva Terranostra – anche la domanda dall’estero che rappresenta circa il 30% della richiesta globale. Gli stranieri – commenta Terranostra – sono quelli con soggiorni di più lunga durata, con vacanze di anche di due settimane, mentre per gli italiani, anche a causa della crisi, si conferma la tendenza alla ricerca della vacanza low cost per combattere il caro prezzi, ma anche ad accorciare il periodo del soggiorno, che si concentra spesso nel week end e comunque raramente supera la settimana. L’agriturismo in Emilia Romagna conta oltre mille aziende con oltre 7.500 posti letto. Il 70% delle aziende è dislocata nei pressi delle undici strade dei vini e dei sapori, che offrono ai turisti un itinerario di mille chilometri sul territorio regionale e la possibilità di conoscere in diretta i 33 prodotti Dop e Igp e gli oltre 200 prodotti iscritti nell’albo dei prodotti tradizionali della nostra regione.

PAVIA, FESTA E CACCIA AL TESORO PER GLI STUDENTI TORINESI A PAVIA

Si conclude oggi la tre giorni pavese della scolaresca vincitrice del premio nazionale di Educazione alla Campagna Amica. La quinta elementare dell’Istituto Baricco di Torino, è arrivata lunedì all’agriturismo di Coldiretti Ca’ de Figo di Varzi. Un fitto programma di attività formative, senza tralasciare gli aspetti ludici, è stato preparato dallo staff Coldiretti in collaborazione con la struttura dell’agriturismo. Visite didattiche nell’orto con la raccolta delle verdure di stagione, il percorso all’interno del parco naturalistico, a contatto con la natura e gli animali della fattoria, l’esperienza del maneggio con gli istruttori e i cavalli e infine la conoscenza con i daini, le gru coronate e soprattutto i cervi che scorazzano liberi in un parco con oltre mezzo ettaro di territorio a testa, hanno riempito le giornate pavesi della scolaresca. A corollario di tutta l’attività didattica, una splendida piscina ha colmato i tempi vuoti dei ragazzi che ne hanno approfittato godendo delle temperature ancora piacevoli.
A chiusura una grande festa con una caccia al tesoro che, cadenzata dal giallo delle bandiere Coldiretti, porta i ragazzi a ripercorrere, giocando, ciò che hanno imparato nei giorni scorsi e un ferro di cavallo quale premio finale beneaugurante. Per tutti un ricordo di Pavia e un regalo speciale per la squadra vincente, offerti da Coldiretti Pavia. “Siamo orgogliosi di aver ospitato nella nostra provincia la scolaresca vincitrice del premio – dichiara Wilma Pirola, rappresentante di Donne Impresa Coldiretti - abbiamo così potuto mostrare ai ragazzi quanto è bello il territorio pavese e contemporaneamente realizzare un investimento per i prossimi anni ponendo un’ipoteca sulle scelte future dei consumatori di domani”.

ALESSANDRIA, LA CRISI HA MODIFICATO LA DISTRIBUZIONE DELLA SPESA DEGLI ITALIANI

“Occorre vigilare affinchè l’aumento dell’Iva non sia l’occasione per speculare con aumenti di prezzo ingiustificati su beni indispensabili per i cittadini e le imprese, dalla benzina ad alcuni tipi di alimenti e bevande”. E’ quanto affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni, nel commentare gli effetti dell’entrata in vigore dell’aumento di un punto percentuale dell’imposta sul valore aggiunto su molti beni a partire dalla benzina che è cresciuta di 1,4 centesimi, in misura superiore ad ogni previsione. Per effetto dei rincari, la spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italiane ha sorpassato quella per gli alimentari e le bevande anche per effetto dell’aumento del prezzo di un litro di benzina alla pompa che è oggi superiore a quello di un litro di latte fresco o di vino da tavola.
“L’insostenibile aumento della benzina rischia di essere – continuano Paravidino e Moroni - un ulteriore elemento di ostacolo alla ripresa dell’economia aggravando i costi delle imprese nazionali che si devono confrontare sul mercato. La maggioranza degli alimenti sono esclusi dall’aumento dell’Iva che però colpisce alcuni prodotti di largo consumo come l’acqua minerale, la birra e il vino per il quale la Coldiretti ha stimato un introito aggiuntivo per lo Stato di 35 – 40 milioni di euro”. Per una bottiglia di tre euro il giusto aumento è pari ad appena 3 centesimi e bisogna dunque evitare che i ritocchi di pochi centesimi necessari per l’adeguamento dell’Iva diventino l’occasione per rincari ingiustificati al dettaglio in un momento di difficile crisi economica.
La crisi ha modificato la distribuzione della spesa degli italiani. Per effetto dei rincari, la spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italiane ha sorpassato quella per gli alimentari e le bevande anche per effetto dell’aumento del prezzo di un litro di benzina alla pompa che è oggi superiore a quello di un litro di latte fresco o di vino da tavola. Se sui bilanci delle famiglie è la spesa per l’abitazione a gravare di più con oltre il 28 per cento, al secondo posto si classifica con oltre il 19,1 per cento la spesa familiare destinata a trasporti, combustibili ed energia elettrica, una percentuale di un punto percentuale superiore alla spesa per alimenti e bevande (19 per cento) nel 2010. La situazione cambia a seconda dei nuclei familiari, con le persone anziane sole per le quali l’abitazione e l’energia assorbono da sole quasi la metà delle spese (47,8 per cento), ai quali si aggiunge l’alimentazione che incide per il 21,3 per cento. In altre parole se una famiglia media spende oltre la metà tra abitazione, energia e cibo, le persone anziane sole arrivano a spendere per queste destinazioni ben il 69,1 per cento, lasciando ben poco ad altro.

SARDEGNA, FINALMENTE IL DOSSIER CON I DATI DELLA FILIERA OVICAPRINA

Coldiretti Sardegna esprime apprezzamento per il dossier sui dati sulle produzioni del comparto Ovicaprino in Sardegna presentato da Laore Sardegna e dall’Assessorato all’Agricoltura. “Si tratta di un importante strumento che mette in luce le criticità della filiera” – commentano Marco Scalas e Luca Saba Presidente e Direttore di Coldiretti Sardegna – “sono stati pubblicati dati che per tanto tempo abbiamo chiesto invano al Consorzio di Tutela del Pecorino Romano”. “E cosi “scopriamo” che il Pecorino Romano rappresenta il 47% della produzione regionale di pecorini – evidenzia Marco Scalas – e che solo per un terzo è prodotto dagli industriali”
“Questi dati evidenziano che il prezzo del latte non può essere determinato solo facendo riferimento alla produzione di Pecorino Romano ancora di più per il latte lavorato dagli industriali – aggiunge Luca Saba – per i quali il Pecorino Romano pesa solo per il 33% della produzione”. Dall’indagine si confermano le quotazioni che il latte di pecora ha nelle altre Regioni Italiane cosi come in Francia e Spagna dove è ben oltre 1 €/lt. “Il prezzo del latte deve tener conto dei costi di produzione – concludono Scalas e Saba - ma soprattutto del valore per la produzione dei formaggi a maggior valore aggiunto e non solo del Pecorino Romano”

ROVIGO, PESCA AMICA, SI CHIUDE IL PROGETTO, MA RESTA L’IMPEGNO DI PROMOTION

Due testimonial d’eccezione del prodotto ittico polesano hanno chiuso ieri sera la degustazione conclusiva del progetto pilota “Pesca amica/ miglio zero”, che si è svolta al ristorante Baraonda di Porto Levante. Gli assessori regionali alla Pesca e alle Attività produttive, Franco Manzato e Marialuisa Coppola, hanno indossato i grembiuli col nuovo marchio “Pesca amica” e si sono lanciati sui pentoloni di cozze di Scardovari in sughetto di pomodoro fresco, un po’ per ultimarne la cottura e molto per spizzicare: professionale Isi Coppola, che ha la fama di ottima cuoca; fisique du role per Manzato, che ha messo le mani avanti: “Se piaceranno è chiaramente merito mio, altrimenti è merito dell’assessore Coppola”. La serata ha concluso il fitto calendario di eventi promozionali di “Pesca amica/ miglio zero”, promossi dall’Ente parco del Delta del Po in collaborazione con Coldiretti Rovigo e Unci pesca: degustazioni in piazza per avvicinare famiglie e consumatori alla conoscenza del prodotto ittico polesano, la creazione di un marchio identificativo (la freccia blu e azzurra che raffigura il delta), un educational per la stampa agli allevamenti di cozze di Scardovari, la costruzione di una rete di ristoranti e pescherie che hanno scelto di rifornirsi direttamente dai pescatori e acquacoltori locali, “a miglio zero”.
Un’atmosfera rilassata e di curiosità per le portate tipiche, sfornate da Adriana e dalla famiglia Pregnolato del Baraonda, ha pervaso tutti i presenti: molte testate giornalistiche specializzate e le rappresentanze istituzionali, fra cui il prefetto di Rovigo, Romilda Tafuri e l’assessore provinciale alla Pesca Claudio Bellan. Convinta la partecipazione degli enti promotori del progetto: il Parco del Delta col suo presidente Geremia Gennari, la Coldiretti coi presidenti regionale e provinciale Giorgio Piazza e Mauro Giuriolo, Unci pesca coi responsabili veneto e polesano Alessandro Faccioli ed Alfieri Baruffaldi.
Soddisfazione ha espresso il presidente Geremia Gennari, anche in veste di sindaco di Porto Viro: “Se siamo qui è perché l’Ente parco si sta impegnando concretamente nella promozione del territorio del Delta – ha esordito Gennari – Il nostro scopo non è promuovere il turismo in sé, che è una conseguenza, ma l’economia intera, l’agricoltura, la pesca, la gastronomia ed i prodotti del comprensorio, affinché il Parco sia un valore aggiunto a vantaggio di tutti gli operatori economici locali. I vincoli devono essere percepiti come un fattore di valorizzazione del territorio». D’accordo il presidente di Coldiretti Veneto, Giorgio Piazza che ha detto: “La valorizzazione di un territorio passa attraverso la valorizzazione delle persone che vi lavorano e che lo abitano, perché sono queste che lo determinano”.
E nessun piatto rappresenta di più la gente del delta che le “sarde in saòr”, portata regina della serata. Nata dalla necessità dei pescatori di conservare il pesce, gli strati di cipolla addolcita dalla cottura in aceto e sarde impanate e fritte, ormai è una ricetta simbolo di una provenienza geografica. “Abbiamo prodotti di qualità organolettiche particolari – ha commentato l’assessore Coppola – che fanno il valore aggiunto del nostro Polesine e spesso non siamo riusciti a far capire all’Europa che certe regole cozzano con le nostre tipicità come la pesca”.
“I colori politici non contano – ha aggiunto l’assessore Manzato – quando si tratta di intervenire per valorizzare i nostri territori, con cultura e tradizioni, ci vuole la massima sinergia. I parchi saranno un pilastro del nostro sistema turistico veneto”. A conclusione della serata, il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo ha invitato all’orgoglio polesano: “Dobbiamo impegnarci con forza – ha detto – e continuare la promozione dei nostri prodotti che sono unici e legarli al territorio. Il marchio “Pesca amica/ miglio zero” ci aiuterà a differenziarci e, quindi, a valorizzare la nostra pesca e mitilicoltura che sono uniche. Intanto il 10 ottobre i nostro prodotti saranno ospiti della trasmissione di Rai uno “Linea blu” per mostrarli a 4 milioni di telespettatori”.

CALABRIA, CIPOLLA DI TROPEA IGP: IN 24 ORE IL MIPAAF ACCOGLIE LE NOSTRE RICHIESTE

In meno di 24 ore dalla richiesta della Coldiretti Calabria, il Ministero delle Politiche Agricole –Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della tutela della qualità dei prodotti agroalimentari, con una lettera a firma del Direttore Generale Laura la Torre, ha autorizzato, limitatamente alla corrente campagna, la prosecuzione oltre il 30 settembre p.v. del confezionamento in campo delle cipolle da serbo di Tropea Igp ai fini della loro commercializzazione e fino alla conclusione della medesima operazione. Siamo molto soddisfatti – commenta Pietro Molinaro presidente regionale Coldiretti Calabria – sia perché sono state comprese le ragioni dei produttori-confezionatori che hanno assunto rilevanti impegni commerciali, ma anche – continua – per la rapidità della risposta da parte dei competenti uffici del Ministero delle Politiche Agricole: un buon esempio di prassi amministrativa. Adesso è compito del Dipartimento Regionale Agricoltura, che, come si legge nella nota del Ministero, in base alla legislazione vigente, deve esprimere il proprio parere al riguardo.

PUGLIA, OSCAR GREEN 2011: COLDIRETTI PREMIA L’INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA

Un'altra storia è già cominciata. Quella di Oscar Green 2011, l'evento annuale di Coldiretti Giovani Impresa che premia le realtà imprenditoriali, capaci di accogliere e di rilanciare le sfide di un mercato innovativo ed in costante cambiamento. Si riparte dalle storie, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, per raccontare al Paese un'altra storia, quella degli imprenditori che rischiano, si differenziano, si reinventano, scommettono, fanno sistema, rispettano l'ambiente, valorizzano i territori e non temono sfide sempre più ambiziose.
Sono troppe le “molestie” che un giovane che vuole fare impresa si trova costretto a subire. “Aspettare oltre due anni – ha denunciato il Delegato Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio, alla premiazione degli Oscar pugliesi, nel corso del Festival dell’Agroalimentare a Bari, organizzato da CNR e Associazione Festival della Scienza - per poter trasformare la propria idea di impresa agricola, ad esempio, perché un’amministrazione regionale non è in grado di completare in tempi rapidi l’istruttoria per il primo insediamento significa compromettere il destino di un’impresa giovane e sottrarre ricchezza all’Italia. Non va dimenticato - ha proseguito Sangiorgio - il mancato accesso al credito in un paese dove per definizione danno i soldi a chi già li ha oppure a chi sa già di poterli restituire. Ma, altrettanto per definizione, i giovani all’inizio della loro carriera soldi non ne hanno e l’unico modo per dimostrare se sono capaci di restituirli è concedere loro credito. Nella formazione –ha incalzato Sangiorgio - abbiamo continuato a finanziare corsi e corsetti lontani dalle vere esigenze delle imprese, che intanto continuano a cercare invano competenze. E, mentre mancano, nel nostro Paese vere scuole di “imprenditorialità” e la trasmissione dei saperi è legata a vie del tutto informali e spontanee, si continuano a pagare iniziative fittizie, assecondate da bandi pubblici ad hoc. Uno sperpero di risorse pubbliche inaccettabile di fronte ai gravi problemi del Paese”.
Il 35 percento delle imprese agricole pugliesi è condotto da giovani; le giornate di lavoro in cui sono impegnati lavoratori agricoli tra i 20 ed i 40 anni sono 4.907.478, quasi la metà rispetto al totale di 11-12 milioni di giornate lavorative l’anno (pari al 15% del totale nazionale). Numeri ragguardevoli per un settore che fino a pochi anni fa ha vissuto un processo di invecchiamento che pareva inarrestabile. Si registra un ritorno al lavoro nei campi legato soprattutto alle campagne di raccolta di frutta, verdura e la vendemmia che riguarda anche studenti e giovani sotto i 40 anni. Nel 2010 si è verificato un aumento degli occupati in agricoltura dell’1,9 % a fronte del calo generale dello 0,7 per cento. "Nei campi" - precisa la Coldiretti - "la crescita dell’occupazione riguarda sia le regioni del nord (+3,1%) che quelle del sud (+2 %) mentre in flessione sono quelle del centro (-1,5%)".
“E’ convinzione della Coldiretti – ha aggiunto il Direttore di Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - che le imprese agricole ed agroalimentari condotte dai giovani imprenditori potranno essere considerate di respiro europeo se, insieme ai tanti prodotti di qualità, potranno esportare il loro ‘territorio’ e, quindi, la storia, il passato, ma anche il presente, e la capacità di fare sistema tra le diverse parti sociali, economiche e politiche. Le nostre produzioni tipiche saranno tanto apprezzate quanto più sapranno infondere fiducia al consumatore in merito alla loro bontà, al rispetto delle leggi, alla trasparenza nei rapporti finanziari e di lavoro, all’efficienza delle strutture imprenditoriali, ma anche al rendimento di quelle burocratiche ed istituzionali e alla loro capacità forte di interloquire con le altre Regioni e con la Comunità europea. Ed il Mezzogiorno e la Puglia hanno un patrimonio non indifferente da salvaguardare e promuovere”.
Il Premio Oscar Green, che ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è un’opportunità di farsi vedere e di valorizzare la e si rivolge a tutti gli imprenditori agricoli e agroalimentari, singoli o associati operanti sul territorio nazionale e di qualsiasi età che, all'interno del proprio percorso imprenditoriale, abbiano sviluppato un'idea innovativa, in grado di testimoniare il contributo offerto dall'agricoltura alla società in termini di valore, sicurezza, fiducia e qualità della vita. Questi i premiati Oscar Green 2011. Aldo Maria Reho vincitore nella categoria ‘Stile e Cultura d’Impresa’ per l’innovativo allevamento di pesce in mare aperto, alla Cooperativa Agricola Nuova Generazione per ‘Oltre la Filiera’ per aver chiuso tutte le fasi della filiera, a Nunzia Maria Tinelli per ‘In Generation’, risultata capace di trasformare l’olio extravergine di oliva in profumati e deliziosi saponi, per ‘Esportare il Territorio’ ad Antonio Fiordelisi che si è imposto sui mercati nazionali ed internazionali con prodotti orticoli dry e semidry, a Nicola Colonna della ‘Masseria La Calcara’ nella categoria ‘Sostieni lo Sviluppo’ per l’impulso dato al territorio in termini di promozione e crescita e all’Agrimercato di Bari nella categoria ‘Campagna Amica’ per aver rinsaldato, attraverso i prodotti tipici di qualità, il legame con i consumatori. Menzione Speciale al 10° Reggimento Trasporti della Caserma Briscese di Bari per aver avviato forme variegate di collaborazione con Coldiretti Puglia e Fondazione Campagna Amica, come l’approvvigionamento della mensa con prodotti tipici a KM0.

MARCHE, BENE I FONDI PER RISPARMIO IDRICO: IRRIGATO SOLO IL 5% DEI CAMPI

In una regione dove solo il 5 per cento dei campi marchigiani è irrigato è importante favorire iniziative per il risparmio idrico e, più in generale, per una corretta gestione della risorsa acqua. E’ il commento della Coldiretti Marche alla predisposizione del bando da parte della Regione per favorire l’adozione della microirrigazione da parte delle imprese. Secondo l’ultimo dato Istat disponibile, la superficie irrigata nelle Marche ammonta a circa 25mila ettari (su 473mila totali di superficie agricola utilizzata). Di questi oltre il 10 per cento viene “innaffiato” grazie alla microirrigazione. Se si considera, sottolinea Coldiretti, che due anni prima questo tipo di impianto rappresentava appena il 4% della superficie agricola utilizzata, si ha un’idea dello sforzo compiuto dal mondo agricolo verso politiche di risparmio idrico. Le aziende agricole che hanno sistemi di microirrigazione sono salite, infatti, a oltre un migliaio rispetto alle quattrocento iniziali. Interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico sono oggi quanto mai necessarie, conclude Coldiretti marche, anche alla luce dei cambiamenti climatici che stanno interessando il Paese.

BASILICATA, APPREZZAMENTO PER IL RISULTATO CONSEGUITO DALLA DELEGAZIONE ANCI

La Federazione lucana esprime il suo vivo apprezzamento per il risultato conseguito ieri dalla delegazione istituzionale Anci Basilicata, ricevuta prima dal Presidente della Repubblica e poi dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, per porre rimedio, con urgenza, alla drammatica situazione in cui versano le infrastrutture colpite dall'alluvione del 1 Marzo. Coldiretti Basilicata esprime il suo vivo apprezzamento per il risultato conseguito ieri dalla delegazione istituzionale Anci, guidata dal Presidente Regionale Vito Santarsiero, a favore degli alluvionati del metapontino. Nell'incontro al Quirinale prima e a palazzo Chigi poi, alla presenza del Presidente delle Repubblica Giorgio Napolitano e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, si è definita l'urgente necessità della nomina di un commissario straordinario per dare attuazione immediata agli interventi in favore delle infrastrutture a salvaguardia del territorio colpite dall'alluvione del 1 Marzo scorso. Obiettivo che Coldiretti da sempre ha perseguito facendosi portavoce, grazie all'intervento tempestivo del Presidente Sergio Marino presso il sottosegretario Gianni Letta e confermandolo come elemento essenziale nell'ultima assemblea tenutasi lo scorso 15 Settembre a Metaponto con tutti i sindaci dei comuni colpiti. Non appena la nomina verrà formalizzata, sarà necessario che istituzioni ed organizzazioni agricole definiscano le priorità infrastrutturali da realizzare per riportare la situazione alla normalità e prevenire altri devastanti danni che potrebbero derivare da future alluvioni.
“Apprezziamo il lavoro svolto - ha affermato Piergiorgio Quarto, Presidente Coldiretti Basilicata - della delegazione ANCI, tassello importante per il raggiungimento dell'obiettivo comune. Ora, come già espresso nell'assemblea del 15 Settembre, al fine di salvaguardare e tutelare il territorio e l'incolumità dei cittadini, è necessario implementare i contratti di manutenzione del territorio, da stipularsi direttamente tra enti locali e imprese agricole prospicienti gli alvei fluviali, secondo la legge di orientamento nazionale 228”.

Appuntamenti

PIEMONTE: LOTTA ALL’OBESITA’ CON LA 1a RASSEGNA DELLE MERENDE TRADIZIONALI
Sabato 24 settembre

L’educazione a mangiare più sano, parte dalla merenda, non solo per i più piccoli, ma anche per i grandi. Sabato 24 settembre, a partire dalle ore 10,00 in Piazza Vittorio Veneto a Torino, Coldiretti regionale in collaborazione con Coldiretti Torino presenta la prima rassegna nazionale delle merende tradizionali nell’ambito di “MangiaTo”, un appuntamento che vuol essere un passo concreto per prevenire l’obesità, che colpisce gli italiani già in tenera età. La positiva tendenza, ormai diffusa non solo tra i giovani e gli studenti, a fare un piccolo break per spezzare il ritmo della giornata lavorativa diventa più salutare quando si privilegiano cibi genuini, invece degli snack confezionati e conservati, che non garantiscono il giusto apporto di principi nutritivi e calorie, necessari per una dieta equilibrata.
“Il rischio obesità – rilevano il presidente e il direttore di Coldiretti Piemonte, Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa - è una realtà che tocca sempre più bambini, da uno studio di rilievo nazionale risulta che sono oltre un milione i piccoli in sovrappeso: 400mila sono obesi, rispettivamente il 22,9 per cento e l'11,1 per cento di tutti i bimbi tra gli 8 e i 9 anni in Italia, secondo i dati forniti dall'Istituto Superiore di Sanità. Con questo evento, Coldiretti porta in primo piano la lotta all’obesità, perché scegliere di fare uno spuntino sano e nutriente con i prodotti tipici della dieta mediterranea è il primo passo per sconfiggere le cattive abitudini alimentari, che fin da piccoli possono compromettere anche gravemente lo stato di salute”. E a Torino, ce ne sarà per tutti i gusti e da tutte le regioni d’Italia.

LOMBARDIA: FATTORIE DIDATTICHE: DALLA PISCINA DI MAIS ALLA GITA IN MINIERA
Domenica 25 settembre

Tuffarsi in una piscina di mais, andare alla scoperta delle viscere della terra oppure conquistare il diploma del “buon agricoltore.” Sono solo alcune delle attività previste per domenica 25 settembre 2011 nella giornata a porte aperte delle fattorie didattiche, promossa dalla Regione con la partecipazione dell’associazione Terranostra di Coldiretti Lombardia. Hanno aderito all'iniziativa 79 aziende agricole e agrituristiche sulle 184 totali della rete lombarda, cresciuta di oltre il 100 per cento negli ultimi sette anni (erano 85 nel 2004, salite a 159 nel 2008 fino alle 184 attuali). Nell’ultimo anno – stima la Coldiretti Lombardia – nelle fattorie didattiche lombarde sono passate oltre centomila persone. Le province con il maggior numero di queste realtà sono Bergamo, Pavia e Brescia. “La giornata a porte aperte – spiega Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia – è un’occasione per entrare a contatto diretto con la natura e conoscere i segreti delle nostre campagne attraverso laboratori didattici, percorsi enogastronomici e visite guidate in angoli semisconosciuti del territorio”.
Ad esempio, alla Fattoria Ariete di Gorno (Bergamo), il titolare Mauro Abbadini porterà, muniti di elmetto e lampada a gas, i bambini e i loro genitori alla scoperta delle miniere della Val del Riso, che in totale si estendono per circa trecento chilometri su una quota che varia da 2.200 a poche centinaia di metri sul livello del mare: “La visita richiede un'ora di tempo e si possono attraversare alcune centinaia di metri di cunicoli e ammirare gli strumenti con cui, fino al 1982, venivano estratti i minerali da cui si ricavano zinco e piombo” spiega Abbadini. “Noi proponiamo un tuffo nella natura con “piscine” particolari grazie due spazi delimitati da balle di paglia che saranno riempiti uno con del fieno e l’altro con chicchi di mais – dice Gaia Rocco dell'azienda Le Risorgive di Trenzano (Brescia) - I bambini potranno entrare e giocando toccheranno con mano elementi importanti della nostra agricoltura”. Nelle fattorie didattiche – spiega Coldiretti Lombardia – si impara a conoscere la filiera del latte e il cammino del pane dal campo alla pagnotta, si può pigiare l'uva come si faceva un tempo e partecipare alla tosatura delle pecore. Domenica non mancheranno i tour in carrozza o in trattore, i corsi di equitazione e quelli di agilità per i propri cani.

PARMA: MERCATO DI CAMPAGNA AMICA, CONTINUA IL SUCCESSO IN AUTOSTRADA
Tutte le domeniche di settembre

Continua a mietere successi il mercato di Campagna Amica dei produttori di Coldiretti Parma presso l’area di servizio S.Martino Est di Parma. Anche domenica scorsa – evidenzia Coldiretti – un migliaio di persone, fra singoli viaggiatori, famiglie e gruppi di turisti, hanno preso d’assalto i gazebo gialli collocati nell’area di sosta, dove , nel giro di poco tempo, hanno fatto letteralmente incetta di prugne, mele, pere e verdura di stagione. “Il gradimento da parte dei consumatori – sottolinea il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri – è stata la molla che ha indotto i nostri produttori che praticano la vendita diretta a continuare ad essere presenti nell’area di servizio anche nelle prossime domeniche del mese di Settembre.
Un successo che attesta ancora una volta – prosegue Allaria Olivieri – l’interesse dei cittadini e dei turisti verso le produzioni territoriali, di qualità e a km zero e il desiderio del contatto diretto con chi produce per avere informazioni dettagliate sui prodotti, la loro provenienza e i metodi di lavorazione. Un interesse che è quotidianamente dimostrato anche dalla frequentazione di numerosi consumatori ai farmer’s market e ai punti vendita aziendali della rete di Campagna Amica che rappresentano una concreta applicazione del progetto economico di Coldiretti “una filiera agricola tutta italiana”, teso a fornire garanzie di trasparenza, rintracciabilità e sicurezza alimentare ai consumatori e un’opportunità di reddito per le imprese agricole. Un progetto vincente, che permette di stringere collaborazioni importanti come quelle tra Coldiretti e Autostrade per l’Italia che, in collaborazione con Autogrill, Chef Express e Codacons, ha permesso di far conoscere e apprezzare direttamente le produzioni del nostro territorio con la loro storia a consumatori e turisti”.

CUNEO: IL PROSCIUTTO CRUDO DI CUNEO DOP SU MELAVERDE
Domenica 25 settembre

Il Consorzio di Promozione e Tutela del prosciutto Crudo di Cuneo, in collaborazione con la Coldiretti di Cuneo, ha ospitato la troupe di Melaverde per realizzare una puntata della celebre rubrica di Rete 4. La troupe era guidata da Elena Tiraboschi e la trasmissione è stata condotta dalla biondissima Ellen Hidding con la regia magistrale di Giancarlo Valenti. Il processo produttivo del prosciutto è stato filmato e commentato riguardo alle fasi principali: la rifilatura e la selezione delle cosce presso il macello e la massaggiatura, la salagione, il riposo, la suniatura, la stagionatura e la marchiatura dei prosciutti presso lo stabilimento di stagionatura di Roccaforte Mondovì. Il Piemonte è la terza Regione in Italia, dopo la Lombardia e l’Emilia Romagna, per quanto riguarda la produzione di suini pesanti adatti alla produzione di prosciutti DOP. L’area di produzione del prosciutto Crudo di Cuneo si estende alle province di Cuneo e Asti e a 54 Comuni della provincia di Torino e da sola produce oltre un milione di suini certificati per la produzione di salumi DOP.
“La DOP del prosciutto Crudo di Cuneo è un’opportunità imperdibile per la filiera suinicola piemontese – afferma Chiara Astesana Presidente del Consorzio di Tutela del prosciutto Crudo di Cuneo. Finora neppure una coscia di suino nato , allevato e macellato in questa area produttiva poteva essere trasformata in loco e marchiata con la DOP, doveva obbligatoriamente essere trasportata nei siti di stagionatura del Parma o del S. Daniele per ottenere la qualificazione meritata. Lasciando in quelle aree tutto il valore aggiunto prodotto dalla trasformazione”. “Il Piemonte possiede fin dai tempi antichi i tre ingredienti basilari per produrre un buon prosciutto: le cosce di suino, il sale e le condizioni climatiche favorevoli per la loro asciugatura – conclude la Presidente Chiara Astesana – occorreva quindi recuperare e tutelare questa tradizione e l’ottenimento della DOP rappresenta un presupposto fondamentale per rilanciare una produzione che rischiava di scomparire”.
“La potenzialità produttiva è importante, due milioni di cosce all’anno – afferma Marcello Gatto Presidente della Coldiretti di Cuneo – adesso non rimane che auspicarci che gli imprenditori del settore vogliano investire sulla produzione del prosciutto Crudo di Cuneo allo scopo di trasformare in loco la materia prima prodotta e incrementare sul territorio le opportunità di lavoro”. La trasmissione andrà in onda domenica 25 settembre alle ore 12.00 su Retequattro. La trasmissione prevede anche un servizio sulla suinicoltura biologica in provincia di Cuneo

ROVIGO: IO DI TE MI FIDO, EVENTO CINOFILO A SALVATERRA
Domenica 25 settembre

Presso le ex scuole elementari di Salvaterra di Badia Polesine (Rovigo), domenica 25 settembre, dalle 14,30, si svolgerà la prima manifestazione cinofila dal titolo “Io di te mi Fido”. La festa è dedicata a tutti i cani, di qualsiasi età, di razza o meticci. L’organizzazione è del Gruppo sportivo Salvaterra con la collaborazione del centro cinofilo e fattoria sociale "Sirio, lupo celeste", azienda di Fabiola Zanella, socia Coldiretti di Fratta Polesine, che festeggia il primo anno di attività. Le iscrizioni sono gratuite. E’ prevista una sfilata di tutti i cani iscritti e di quelli della fattoria didattica. A tutti verrà dato un simpatico omaggio e, in aggiunta, verranno premiate alcune categorie canine che si distingueranno per simpatia, affiatamento, età, impegno e somiglianza con il proprietario. Le coppie cane-proprietario saranno valutate da una giuria di esperti cinofili. Durante la manifestazione, il team "Sirio, lupo celeste" allestirà un laboratorio didattico per bambini e ragazzi sul tema dei cani e degli animali in genere. ll Gs Salvaterra organizzerà un punto di ristoro ed un aperitivo finale a tutti i partecipanti per brindare in compagnia.
Il centro cinofilo e fattoria sociale "Sirio, lupo celeste” è specializzata e titolata per la Pet therapy. Opera nella relazione uomo-animale con attività di formazione e informazione che hanno lo scopo di educare alla conoscenza e al corretto approccio agli animali; progetta e realizza in collaborazione con enti, scuole e asl, attività e terapie assistite dagli animali rivolte a bambini, anziani e disabili. Nel titolo della manifestazione “Io di te mi Fido” è contenuto il messaggio che gli organizzatori si propongono di diffondere: l’importanza per gli uomini della presenza e della relazione con gli animali, che dalla notte dei tempi accompagnano l’essere umano e lo sostengono sia praticamente che affettivamente.
“L’uomo, attraverso la relazione e quindi il rispetto degli altri abitanti del pianeta terra – spiega Fabiola Zanella, titolare d’azienda, etologa e referee pet operator - ha una grande opportunità: quella di imparare ad esprimere i predicati umani, ad amare gli altri, a rispettare il diverso, a comprendere di non essere l’unico soggetto a provare delle emozioni. Il rapporto con gli animali domestici, come il cane, il gatto e l’asino – spiega Zanella - ha nuove e più profonde valenze, lasciando al passato o ridimensionando quelle prettamente utilitaristiche, come per esempio l’aiuto nella caccia o la guardia delle proprietà, e mettendo in campo quelle affettive, di sostegno e aiuto di tutte le persone ed in particolare di quelle che si trovano in uno stato di disagio psico-fisico”. “L’uomo ha il bisogno di amare e di essere amato – conclude la dottoressa Zanella - di potersi esprimere liberamente senza essere giudicato o deriso, di poter fare una carezza senza essere bloccato dai tabù e di sentirsi importante quando, tornando a casa, viene accolto dal suo fedele amico cane. Sono in gioco le emozioni, l’affettività e il bisogno di sentirsi parte della natura: gli animali domestici sono il ponte con l’ambiente naturale”.

PORDENONE: 4 IMPRESE AGRICOLE A TORINO AL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA D’ITALIA
Da giovedì 22 a domenica 25 settembre

Saranno quattro le aziende agricole della provincia di Pordenone che parteciperanno al mercato di Campagna Amica d’Italia, insieme a oltre centro aziende provenienti dall’intero territorio nazionale e che sarà allestito in occasione dell’evento denominato MangiaTO, iniziativa che si svolgerà a Torino da giovedì 22 a domenica 25 settembre in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. L’evento è organizzato dalla Coldiretti di Torino, in collaborazione alla Fondazione Campagna Amica. La manifestazione conterrà momenti d'informazione, conoscenza e degustazione delle produzioni agricole delle diverse regioni d'Italia, con particolare riferimento ai prodotti tipici e del territorio.
“Siamo orgogliosi di essere presenti –afferma il presidente dell’associazione Campagna Amica di Pordenone Luca Del Zotto- a questo importante evento. La rappresentanza pordenonese è sostanziosa anche per il fatto che sono tutte aziende che aderiscono all’associazione di Campagna Amica e che partecipano ai mercati settimanali nella nostra provincia. A Torino porteremo i nostri prodotti ma anche il nostro territorio – conclude Del Zotto- e questo è un segnale forte che la nostra associazione è strutturata per rappresentare l’agricoltura legata alle produzioni tipiche locali”. Soddisfatti anche il presidente e il direttore della Coldiretti di Pordenone rispettivamente Cesare Bertoia e Roberto Palù che hanno manifestato apprezzamento per l’impegno e la disponibilità che le imprese hanno dimostrato a essere presenti a un appuntamento così originale e di interesse nazionale. Le aziende che saranno presenti a MangiaTo in quel di Torino sono: Luca Del Zotto di Cordenons, che proporrà ortaggi e conserve a base di asparagi; Bessich di Roveredo in Piano con i vini e il succo d’uva; Fregolent di Pasiano con salumi e formaggi e all’Orto biologico di Martini Silvio di Cordenons con gli ortaggi biologici.

CREMONA: CONCORSO NONNO DAY, PICCOLI ARTISTI VERSO IL GRAN FINALE
Venerdì 18 novembre

Anche l’edizione 2011 del “Nonno Day” si avvia al gran finale. Il concorso dedicato ai piccoli artisti del territorio – chiamati ad esprimere il loro affetto per i nonni attraverso un disegno o un elaborato scritto – si prepara a vivere la giornata conclusiva, con la cerimonia di ‘incoronazione’ dei vincitori e la consegna dei premi. Il tutto con la consueta regia dell’Associazione provinciale pensionati Coldiretti e la collaborazione di Coldiretti Cremona. Nelle scorse settimane la ‘commissione giudicante’ ha concluso il proprio lavoro: i rappresentanti dell’Associazione Pensionati e di Coldiretti Cremona si sono riuniti per esaminare i numerosi elaborati presentati dagli alunni delle scuole dell’Infanzia e della scuola Primaria di I e II grado della provincia di Cremona, ed hanno decretato i nomi dei vincitori.
Scegliere le opere migliori (fra cartelloni, scritti e disegni presentati sia da singoli alunni che da intere classi, con un coinvolgimento nel complesso di quasi 500 bambini) è stata un’impresa ardua. “Quest’anno abbiamo ampliato la composizione della commissione giudicante, prevedendo la partecipazione di insegnanti, così da poter contare anche sul punto di vista di chi quotidianamente opera con gli alunni – spiega Giovanni Rota, Presidente dell’Associazione Pensionati Coldiretti Cremona e Coldiretti Lombardia –. Nel complesso, devo dire che la partecipazione delle scuole del territorio è stata soddisfacente, così come la qualità e l’originalità dei lavori che abbiamo preso in esame, che denotano fantasia, talento e impegno. Ora aspettiamo tutti gli alunni alla festa finale. Si tratta di una giornata che, da sempre, ci riserva tanta allegria e un po’ di commozione: siamo certi che, come avviene ad ogni edizione, saranno tantissimi i bambini, genitori, insegnanti, e naturalmente i nonni, che verranno a condividere questa emozione”. Il gran finale del Nonno Day è fissato per il 18 novembre, alle ore 14.30, presso il Seminario Vescovile a Cremona.

SICILIA
LA CARNE DI TRINACRIA E’ SICURA
Dopo i sequestri di carne contenente solfiti da parte dei Nas di Palermo, la Coldiretti regionale ribadisce che più si importa e più si corrono pericoli: il prodotto degli allevamenti dell’isola è sicuro

Bisogna consumare carne siciliana perché è sicura. E' quanto affermano il presidente e il direttore della Coldiretti regionale, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione in relazione ai controlli effettuati dai Nas a Palermo, a cui va il plauso dell’organizzazione agricola, che hanno portato all’ identificazione di carne con solfiti. “Si deve comprendere - aggiungono - che più carne si importa più pericoli si incontrano. Non si può pensare di andare avanti così permettendo che sulle tavole arrivano merci che solo per affrontare il viaggio hanno bisogno di conservanti. Acquistare la carne da chi offre serie garanzie puo' rappresentare la soluzione. Così come direttamente dai produttori. Bisogna sempre guardare la provenienza dei prodotti”. “I tanti scandali alimentari  degli ultimi anni dimostrano quanta attenzione il consumatore debba avere nello scegliere, soprattutto quando si parla di carne, un alimento importante per l’alimentazione.
“Gli allevamenti dell’Isola (9.150 aziende con 335.962 capi in base al Censimento Istat 2010) – sottolineano ancora il Presidente e il Direttore Coldiretti sono sottoposti ad innumerevoli controlli e la qualità della carne è indiscutibile. “Agire in modo disonesto pur di vendere un prodotto è un’azione criminale perché mette a rischio la salute e per questo ben vengano ancora maggiori controlli e denunce da parte delle istituzioni che lavorano sempre a fianco degli agricoltori”.

Dal territorio

PIEMONTE, A CHEESE LE FATTORIE DIDATTICHE COLDIRETTI FANNO IL PIENONE

Sono stati oltre 300 i bambini che, nella sola giornata di venerdì scorso, hanno avuto la possibilità di scoprire i segreti del mondo del latte e dei formaggi a Cheese 2011, grazie alle lezioni tenute dalle fattorie didattiche Coldiretti, ospiti dello stand della Regione Piemonte. Dall’alimentazione degli animali alla mungitura, dalla caseificazione alle caratteristiche dei formaggi locali, passando per la lettura delle etichette, ai piccoli consumatori del futuro sono stati forniti alcuni semplici strumenti per capire e conoscere il latte e i suoi derivati: grande è stato il loro stupore nel provare il gusto genuino dello yogurth artigianale che hanno potuto degustare.
“La simulazione dell’esperienza in fattoria didattica che si è svolta a Cheese” sostengono Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Piemonte “ha permesso alle scolaresche di avere un assaggio di ciò che possono vivere in una vera azienda agricola, attrezzata e formata per l’accoglienza di gruppi e scuole. La cultura dell’agroalimentare e del vero Made in Italy, cuore del progetto strategico di Coldiretti, deve partire dai piccoli e dai ragazzi”. Per maggiori informazioni sulle fattorie didattiche Coldiretti accreditate si consiglia di visitare il sito www.piemonte.campagnamica.it   
Coldiretti Piemonte ha partecipato attivamente con i suoi dirigenti ai numerosi convegni e dibattiti della manifestazione braidese, portando l’esperienza sin qui maturata nel settore degli accordi interprofessionali, della valorizzazione del Made in Italy, delle iniziative intraprese per fermare l’agropirateria molto diffusa in alcuni paesi europei e nel resto del mondo. Infine una presenza attiva accanto ai margari, prezioso momento economico ma soprattutto di presidio del territorio montano nei mesi estivi.

PERUGIA, INAUGURATO A GUBBIO IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA COLDIRETTI

Taglio del nastro sabato a Gubbio per “Il Mercato di Campagna Amica-Coldiretti, in programma ogni sabato dalle ore 09,00 alle ore 13,00, presso la sede del Consorzio Agrario. L’agricoltura del territorio con le dieci aziende presenti al Mercato, è stata la protagonista della giornata, con prodotti sani, stagionali e tracciati. Olio extravergine di oliva, formaggi, frutta e verdura di stagione, miele, ma anche fiori e piante: questi alcuni dei prodotti locali tutti a “Km Zero”, che le aziende del territorio hanno venduto direttamente ai cittadini-consumatori, a prezzi accessibili. All’inaugurazione di oggi erano presenti il Sindaco di Gubbio Diego Guerrini, i Presidenti della Coldiretti Perugia e di Gubbio, Luca Panichi e Alberto Menichetti, il Direttore della Coldiretti Umbria Alberto Bertinelli, il Responsabile della Coldiretti Gubbio Vinicio Ciaccasassi e il Direttore del Consorzio Agrario di Perugia Antonio Margiotta.
Il successo di queste iniziative - ha sottolineato Luca Panichi Presidente Coldiretti Perugia - va ricercato nello stretto rapporto di fiducia che si crea tra produttori e consumatori, con la valorizzazione della filiera corta che assicura acquisti convenienti e di qualità alle famiglie e contribuisce anche a sostenere il reddito degli agricoltori. Il crescente interesse della società - ha spiegato Alberto Bertinelli Direttore Coldiretti Umbria - verso i temi della sicurezza alimentare e su quanto quotidianamente portiamo sulle nostre tavole, dimostra, come occorra insistere sulla qualità e territorialità delle produzioni agroalimentari, con prodotti immediatamente riconoscibili come totalmente italiani, grazie all’etichettatura all’origine, alla trasparenza della filiera e della formazione dei prezzi e al legame con il proprio territorio. I prodotti presenti nei Mercati Campagna Amica Coldiretti - ha aggiunto Bertinelli - provengono dalle aziende limitrofe e quindi non devono subire intermediazioni prima di arrivare sui banchi di vendita, contribuendo così anche a ridurre l’inquinamento causato dai lunghi trasporti. Gli appuntamenti con i Mercati di Campagna Amica rientrano nel grande progetto nazionale Coldiretti per una “Filiera agricola tutta italiana”, che ha come obiettivo di sostenere il reddito degli agricoltori eliminando le distorsioni e tagliando le intermediazioni, con l’offerta di prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori, al giusto prezzo.

PIACENZA, BIOPIACE: DUEMILIONI DI PASTI A KM ZERO PER GLI STUDENTI PIACENTINI

Con l’inizio dell’anno scolastico 2011/2012 sono almeno 1,5 milioni i bambini che ogni giorno pranzeranno in mensa dove quest’anno è aumentata l’offerta di pasti con cibi di stagione, locali e a chilometri zero anche se non mancano gli allarmi sulla qualità e sicurezza del cibo. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che nelle linee guida per la ristorazione scolastica fissate dal Ministero della Salute si sollecita a considerare “la varieta' e la stagionalita' dei cibi, utilizzando anche proposte di alimenti tipici della regione di residenza, per insegnare ai bambini il mantenimento delle tradizioni”. “E rispetto a questa iniziativa, dichiara il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, possiamo proprio dire che Piacenza, è stata, anche stavolta, Primogenita, perché grazie al Consorzio BioPiace e alla sinergia con le amministrazioni locali, la fornitura alle mense con i prodotti del territorio è iniziata nel 2004. Attualmente i numeri sono notevolmente aumentati fino a coprire oltre 80 scuole dislocate in 30 comuni della provincia per un totale di circa duemilioni di pasti l’anno”.
“Una realtà significativa e un servizio importante per i nostri figli, prosegue Bisi; se pensiamo che fra pochi giorni entreranno nelle scuole, dobbiamo avere la certezza di ciò che mangiano in mensa; purtroppo, però non è sempre scontato che si tratti di prodotti sicuri”.
Proprio recentemente, grazie ai controlli costanti, sono stati ritrovati pesticidi nel pane e antiparassitari nell’ortofrutta in alcune mense scolastiche e secondo un recente rapporto di “Altroconsumo” la situazione della sicurezza è preoccupante. Quasi la metà (45%) del pane in vendita in Italia è ottenuto con grano proveniente da altri Paesi anche extracomunitari dove è possibile utilizzare prodotti vietati in Europa che mettono a rischio la salute. Proprio per questo è importante estendere l’attività di controllo, ma occorre a garanzia dei consumatori e dei produttori estendere l’obbligo di indicare l’origine. “Il Consorzio BioPiace, conferma il suo presidente Sala Giacomo, rappresenta una realtà significativa a livello locale e non solo, con oltre 50 aziende associate. Sicuramente senza questa idea vincente la collina piacentina avrebbe perso enormi opportunità di reddito e i consumatori la possibilità di gustare alcuni prodotti, come ad  esempio il nostro prodotto di punta, Grana Padano Biologico che con una produzione di 250 forme al mese rappresenta un fiore all’occhiello a livello nazionale. Ma i prodotti che vengono forniti alle mense non si limitano ai latticini, ma comprendono anche farine e prodotti da forno, carne, ortofrutta, conserve, confetture e miele.”
La possibilità di imparare a conoscere i prodotti del proprio territorio a partire dalle mense scolastiche, prosegue Sala, ha anche un importante valore educativo e culturale che la Coldiretti è impegnata a promuovere grazie al progetto di Educazione alla Campagna Amica nelle scuole, per recuperare, soprattutto nelle giovani generazioni, i principi della tradizione, della sana alimentazione, della stagionalità dei prodotti e della realtà territoriale per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell' agricoltura con i cibi consumati ogni giorno”.
Quello del Consorzio BioPiace, conclude Bisi, è sicuramente un percorso impegnativo ma è l’unico che ha dato “soddisfazione” alla zona collinare e montana; ci auguriamo di poter estendere presto la platea dei fruitori delle nostre produzioni, non solo per far conoscere i prodotti locali a tutti i cittadini, ma per riconoscere un adeguato reddito agli agricoltori di collina e fare in modo che continuino a rimanere sul territorio svolgendo un servizio per l’intera collettività, perché del mantenimento del territorio ne usufruiamo tutti”.

LATINA, AUMENTA L’INFLAZIONE. LA BENZINA CONTINUA A SUPERARE IL LATTE

L’entrata in vigore con la manovra dell’aumento di un punto percentuale dell’imposta sul valore aggiunto su molti beni a partire dalla benzina provocherà un ulteriore  aumento dell’inflazione a settembre dopo che ad agosto ha già raggiunto il massimo dall’ottobre 2008. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti di Latina, Carlo Crocetti in occasione della divulgazione dei dati Istat sull’inflazione ad agosto nel giorno della firma da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del provvedimento del governo sulla manovra anticrisi approvato  in via definitiva dalla Camera. L’insostenibile aumento della benzina, che ad agosto ha raggiunto il massimo da tre anni, rischia di essere - sottolinea Crocetti - un ulteriore elemento di ostacolo alla ripresa dell’economia aggravando i costi delle imprese nazionali che si devono confrontare sul mercato. In una provincia come quella pontina dove l`86 per cento dei trasporti commerciali avviene su gomma, infatti l’aumento dei carburanti pesa notevolmente sui costi della logistica e sul prezzo finale di vendita dei prodotti. A subire gli effetti del caro benzina rischiano di essere gli alimentari con ogni pasto che percorre in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole.
Ad aumentare sono in generale - continua Saverio Viola direttore della sede pontina di Coldiretti - tutti i trasporti da quelli aerei per passeggeri (+5,1 per cento) a quelli marittimi per vie di acqua interne (61,4 per cento) fino al trasporto ferroviario per passeggeri (+9,7 per cento). Per effetto dei rincari, la spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie ha sorpassato quella per gli alimentari e le bevande anche per effetto dell’aumento del prezzo di un litro di benzina alla pompa che è oggi superiore a quello di un litro di  latte fresco o di vino da tavola. Se sui bilanci delle famiglie è la spesa per l’abitazione a gravare di piu’ con oltre il 28 per cento, al secondo posto si classifica con oltre il 19,1 per cento la spesa familiare destinata a trasporti, combustibili ed energia elettrica, una percentualedi un punto percentuale superiore alla spesa per alimenti e bevande (19 per cento) nel 2010”.

CALABRIA, COLDIRETTI E FC CROTONE CALCIO PER PROMUOVERE I PRODOTTI CALABRESI

In periodo di vendemmia, dopo il successo nel campionato di calcio di serie dell’FC Crotone Calcio contro la squadra toscana dell’Empoli, verrebbe da dire che, sportivamente parlando,  il vino Cirò batte il Chianti. E’ evidente che non  è una competizione tra prodotti enogastronomici  -commenta Pino Podella dirigente Coldiretti – che in prima persona, ottimamente coadiuvato da Tonino Bompignano e Mario Megna,  segue l’attuazione del protocollo d’intesa tra il Crotone Calcio e Coldiretti Calabria, che prevede tra l’altro che nelle partite casalinghe prodotti di eccellenza della nostra agricoltura e agroalimentare vengano offerti ai dirigenti della squadra ospite ed alla quaterna arbitrale. Questo abbinamento che ha avuto un indiscutibile successo nell’anno calcistico 2010-2011 è stato riproposto e fortemente voluto dalla dirigenza del’FC Crotone con in testa il patron Vrenna e il presidente Gualtieri, perché attraverso il veicolo sportivo si può garantire alle nostre filiere produttive visibilità, interesse e reddito. La qualità del cibo è elemento essenziale per gli sportivi e la Calabria è sicuramente all’avanguardia per la qualità e la varietà delle produzioni. Anche i tifosi della squadra pitagorica  sono entusiasti di questa iniziativa che coniuga il carattere della squadra con quello dei prodotti dal gusto spiccato e unico.

Appuntamenti

CALTANISSETTA: IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA AL PARCO DI TESTA SECCA
Mercoledì 21 settembre

Anche a Caltanissetta arriva il mercato di Campagna amica della Coldiretti. Mercoledì 21 settembre alle 16.00, al parco dell’istituto testa secca di Via Lazio saranno infatti inaugurati gli stand con le specialità agricola della provincia. “Il nostro mercato – affermano il commissario e il direttore della Coldiretti nissena Alessandro  Chiarelli e Gaetano Restuccia – rappresenta una momento importante per l’economia di una vasta area interna capace di coniugare le più antiche tecniche produttive con la modernità che il settore esprime. Dal miele alla pasta, dal pane all’olio, frutta, vino, formaggi. Il ventaglio di bontà a Km zero che si potrà acquistare tutti i mercoledì dalle 15.00 alle 19.00 è molto ampio.
“Il mercato di Campagna Amica rappresenta ormai una realtà consolidata in tutto il territorio nazionale, un progetto economico di sviluppo per le imprese agricole ed un opportunità per il cittadino consumatore di ritorno alle sane abitudini alimentari con l’acquisto di prodotti freschissimi, di stagione e del nostro territorio” – aggiungono i vertici dell’organizzazione. “E’ un modo per contrastare attivamente la crisi e combattere le speculazioni, il cittadino potrà rendersi conto di cosa voglia dire acquistare i prodotti freschissimi della nostra terra e quindi dei rincari che si intromettono tra la produzione e il consumo a causa dei troppi passaggi.  Attraverso il  Progetto di Coldiretti della Filiera Agricola Italiana si può contrastare la crisi del settore agricolo dando spazio ai prodotti qualità, nel nostro caso, le eccellenze siciliane”, concludono Alessandro Chiarelli e Gaetano Restuccia.

PUGLIA: OSCAR GREEN 2011… TUTTA UN’ALTRA STORIA
Mercoledì 21 settembre

Nell’ambito del fitto calendario della prima edizione di ‘Made in Italy Agroalimentare’, manifestazione organizzata da CNR e Associazione Festival della Scienza, si terrà mercoledì prossimo, 21 settembre 2011, alle ore 11,30, presso la Sala Murat, su Piazza del Ferrarese a Bari, “Oscar Green 2011…..tutta un’altra storia”, evento annuale di Coldiretti Giovani Impresa che premia le realtà imprenditoriali, capaci di accogliere e rilanciare le sfide di un mercato innovativo ed in costante evoluzione.
Dopo i saluti al pubblico del ‘Festival della Scienza’ e del ‘Made in Italy Agroalimentare’ del Direttore e del Presidente della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio e Pietro Salcuni, il Segretario Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Carmelo Troccoli, spiegherà i contenuti e gli obiettivi del concorso nazionale che ottiene ogni anno l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Seguirà la premiazione dei sei finalisti di Oscar Green Puglia 2011. Le conclusioni saranno curate dal Delegato Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio.