A trainare l’agroalimentare italiano è il record fatto registrare dalle esportazioni che sono salite a 41,8 miliardi di euro nel 2018 con un balzo amento del 47,8% nel decennio. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti a commento del Rapporto Istat sull’andamento dell’economia agricola dal quale si evidenzia che l’Italia è il primo Paese europeo per valore aggiunto agricolo.
In un mercato nazionale che fa segnare consumi alimentari stagnanti con un aumento di appena lo 0,3% a spingere la crescita sono le esportazioni tra le quali in testa alla classifica si piazza – sottolinea la Coldiretti – il vino, con un valore di 6,2 miliardi e una crescita del 56,9%. Ma spiccano anche i risultati ottenuti nel decennio da prodotti italiani come gli agrumi (+89,5%), latte e formaggi (+82,3%), carni e salumi (+70,2%).
“L’andamento sui mercati internazionali potrebbe però ulteriormente migliorare con una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale che fattura oltre 100 miliardi di euro utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che per affermare i prodotti originali “occorre superare peraltro l’attuale frammentazione e dispersione delle risorse per la promozione del vero Made in Italy all’estero puntando a un’Agenzia unica che accompagni le imprese in giro nel mondo sul modello della francese Sopexa ed investire sulle Ambasciate, introducendo nella valutazione principi legati al numero dei contratti commerciali.