6 Luglio 2010
COLDIRETTI AOSTA AL FREJUS

 Domani quasi un migliaio di allevatori e agricoltori della Coldiretti Piemontese – ai quali si aggiungerà una delegazione Valdostana guidata dal Presidente Giuseppe Balicco   presidieranno, dalle prime ore della mattina, la frontiera del Frèjus  per la mobilitazione promossa dalla Coldiretti dopo  lo scandalo della mozzarella blu contaminata prodotta in Germania e venduta in tutta Europa con nomi italiani.

E’ stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso pieno di prodotti alimentari stranieri di scarsa qualità spacciati come Made in Italy  a danno dei consumatori e dei coltivatori che chiedono di fare definitivamente chiarezza.

“Nella nostra regione la situazione è forse migliore che in altre – ha sottolineato Balicco – proprio perché la tutela della maggioranza dei  prodotti locali é affidata  a marchi di qualità e di origine, come i DOP, ma il problema è certamente molto forte per tutte quelle produzioni – e sono tante – la cui origine non è valdostana. Invitiamo i consumatori a leggere sempre più le etichette, certo laddove le etichette portano la tracciabilità, per poter eseguire delle scelte consapevoli. Le mozzarelle blu sono un esempio sul quale riflettere: più tipico ed italiano della mozzarella, eppure………”

Gli allevatori e i coltivatori si schiereranno  attorno al tracciato stradale, con la presenza dei carabinieri dei Nas, delle guardie di finanza e delle forze di polizia, e verificheranno i camion per sapere cosa arriva e dove va a finire mentre sarà eseguita anche opera di informazione indirizzata agli automobilisti in transito  per chiedere di sostenere la proposta di etichettatura obbligatoria dei prodotti alimentari. Saranno centinaia le bandiere Coldiretti, striscioni e cartelli. L’obiettivo è scoprire il "finto Made in Italy" trasportato sui camion che, passate le frontiere, saranno seguiti con auto “civetta” fino a destinazione. 
 
Nel frattempo – già da oggi alla frontiera del Brennero, alla presenza del Presidente Nazionale Sergio Marini - ci sono trattori,  pullman, auto e camper che, nella notte, hanno già portato al valico gli oltre mille imprenditori agricoli provenienti da tutta Italia.
 

PRODOTTI SOTTOPOSTI AD ETICHETTATURA OBBLIGATORIA:
 
 Prodotti DOP: sono garantiti dal disciplinare che garantisce l’origine territoriale
Carne Bovina: dal 2002, anche a seguito del fenomeno della “mucca pazza” in etichetta compare il codice di identificazione del bovino, il Paese di nascita, di ingrasso, macellazione e selezionamento.

Ortofrutta "fresco": deve comparire in etichetta l’indicazione dell’origine, varietà e categoria.
Uova: dal 2004 è obbligatorio il codice sul guscio dell’uovo che indica il tipo di allevamento, Stato in cui è stato deposto, riferimento dell’allevatore.
Miele: E’ obbligatoria l’indicazione del Paese dove il miele è raccolto
Pesce: deve riportare l’indicazione d’origine – se pescato in mare, zona di cattura, ecc.
Latte Fresco: l’etichetta deve riportare il luogo di origine della mungitura.
Carne di Pollo e derivati: dal 2005 obbligo di etichetta pre frnteggiare virus polli.
Passata di pomodoro: dal 2006 obbligo di etichetta che indichi il luogo di coltivazione.
Olio di oliva Extravergine : dal 2007 obbligo di etichetta che ne indichi l'origine.

I prodotti che sono ancora senza etichetta di origine e di largo consumo sulla tavola degli Italiani:
Pasta, Carne di maiale e salumi, Carne di coniglio, Frutta e verdure trasformate, Derivati del pomodoro, Latte a lunga conservazione, Formaggi non DOP, Derivati dei cereali, Carne di pecora e agnello.......