15 Luglio 2022
Oscar Green 2022, cinque giovani imprenditori premiati a Gressan alla finale regionale della Valle d’Aosta

Didier Chappoz di Donnas, Alessandro Bruno di Doues, Louis Gaspard di Valtournenche, Simone Jotaz di Ollomont e Sara Manganone di Pont-Saint-Martin sono stati premiati durante la XVI edizione dell’iniziativa promossa da Coldiretti Giovani Impresa

 Introduzione di sistemi all’avanguardia per la coltivazione degli orti, recupero di coltivazioni e territori abbandonati, ma anche progetti di didattica sociale e inclusiva, creazione di allevamenti di ungulati e esperienze di zootecnia eroica. Sono i cinque focus dei progetti, ideati e portati avanti da giovani valdostani, premiati oggi, giovedì 14 luglio, al Chateau “La Tour de Villa” a Gressan durante la finale regionale degli Oscar Green 2022 dal titolo “Riprendiamoci il futuro”.

La XVI edizione dell’iniziativa promossa da Coldiretti Giovani Impresa ha visto in Didier Chappoz di Donnas, Alessandro Bruno de La Petite Ferme du Bonheur di Doues, Simone Jotaz di Ollomont, Sara Manganone di Pont-Saint-Martin e Louis Gaspard di Valtournenche esempi di giovani realtà in grado di coniugare tradizione ed innovazione.

Alla cerimonia del concorso che premia i giovani agricoltori che si impegnano per dare risposte concrete ed innovative alle difficoltà che stanno compromettendo il loro futuro erano presenti, tra gli altri, il delegato regionale Coldiretti Giovani Impresa Jair Vidi, il Presidente Coldiretti Valle d’Aosta, Alessio Nicoletta, il direttore Elio Gasco e in collegamento a distanza Veronica Barbati Delegata Nazionale Giovani Impresa e Stefano Leporati, Segretario Nazionale Giovani Impresa.

Per la categoria “Coltiviamo solidarietà” ha ottenuto un ulteriore riconoscimento, dopo la vittoria nazionale dello scorso anno, Alessandro Bruno de La Petite Ferme du Bonheur di Doues con il progetto “Ma che estate” che accoglie nel centro estivo in fattoria bambini con disabilità gravi consentendo loro di vivere un'esperienza a contatto con il mondo rurale e di partecipare, in modo inclusivo, ai laboratori e alle attività in gruppo con gli altri bambini grazie alla presenza di un educatore dedicato. A premiare Alessandro Bruno e la sua idea solidale sono stati il sindaco di Gressan Michel Martinet e l’Assessore ai servizi sociali e famiglia di Gressan Michelina Greco.

“Il mio amico HortoBot” è il progetto vincitore della categoria “Impresa Digitale” portato avanti da Didier Chappoz, dell’azienda agricola Bonne Vallée di Donnas, premiato dal direttore Coldiretti Valle d’Aosta Elio Gasco. Nato per testare le potenzialità di un’agricoltura automatizzata in una realtà non prettamente orticola, Hortobot, l’orto meccanico, ha consentito nella particella gestita dalla macchina il risparmio di acqua, forza lavoro e tempo oltre alla possibilità di ridurre i trattamenti fitosanitari.

Il premio speciale Coldiretti Donne Impresa Valle d’Aosta è andato a Sara Manganone di Pont-Saint-Martin con il progetto di Chateau Vieux che ha recuperato e riqualificato prima il versante roccioso tra l'antico Ponte Romano di Pont-Saint-Martin ed il suo castello, realizzando dei terrazzamenti con i caratteristici muri a secco, e impiantato dei vigneti dopo. Un progetto che Sara Manganone sta valorizzando con l’organizzazione di pic nic in pergola e future passeggiare guidate nei vigneti per divulgare la viticoltura eroica. Sara Manganone ha ricevuto il premio dalle mani di Katya Foletto, Consigliera regionale di Parità.

L’azienda agricola Jotaz e in particolare il suo attuale giovane rappresentante Simone Jotaz ha vinto nella categoria “Custodi d’Italia” per la caparbietà e la tenacia con cui porta avanti la sua azienda di allevamento di bovine di razza valdostana e di produzione di Fontina Dop con l’introduzione della lavorazione diretta della carne, in un territorio difficile e marginale, ma incontaminato, come quello di Ollomont che contribuisce a difendere e tutelare. A premiare Simone Jotaz è stata Wanda Chapellu, sindaco di Verrayes e membro del Consiglio di Amministrazione del Cpel-Celva.

A Louis Gaspard di Valtournenche è andato il riconoscimento nella categoria “Campagna Amica” per aver introdotto, primo in Valle d’Aosta, un allevamento di cervi dove gli animali vivono allo stato brado in una vasta zona recintata all’ombra di un ampio bosco. “Le Cerf du Roi”- questo il nome dell’allevamento di ungulati – è condotto a scopo alimentare per la vendita al dettaglio e alla ristorazione di una carne molto pregiata e ricercata.

Oggi premiamo cinque aziende, ma va detto che i candidati erano molti di più, segno di come le realtà guidate da under 40 dimostrino ogni anno di essere una realtà viva, di saper coniugare nelle loro imprese tradizione e innovazione, e di rappresentare, con il loro impegno, la loro dedizione e le loro capacità imprenditoriali, modelli positivi per altri giovani che potrebbero trovare uno sbocco nel mondo agricolo” ha commentato Jair Vidi, Delegato Coldiretti Giovani Impresa Valle d’Aosta.

“Nonostante le criticità legate alla pandemia e ora alla guerra con il mercato completamente sconvolto, le nostre imprese non si sono mai fermate e l’agricoltura valdostana ha bisogno di nuova linfa che proprio le giovani generazioni sanno portare grazie a idee fresche che nascono da esigenze e sperimentazioni – ha commentato il direttore Coldiretti Valle d’Aosta Elio Gasco - ma che sanno poi concretizzarsi in vere progettualità, come quelle che negli anni sono emerse proprio attraverso questo concorso. Il rinnovato fascino della campagna si riflette nella convinzione comune che l’agricoltura sia diventata un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche grazie alle grandi possibilità d’innovazione che il settore offre sul piano produttivo, ambientale e della sicurezza alimentare”.

I giovani agricoltori, come Coldiretti ne siamo convinti, sono il motore che può ridare sprint a tutto il settore dell’agroalimentare grazie alla loro capacità di cogliere le opportunità e di favorire un incontro sano e diretto tra chi i prodotti li consuma e chi li produce. Stabilire un rapporto di fiducia e di dialogo con i consumatori facendo loro comprendere la qualità e gli atout dei prodotti coltivati in loco credo che rappresenti la chiave di volta del sistema agricolo del futuro” ha dichiarato nelle sue conclusioni Alessio Nicoletta, Presidente Coldiretti Valle d’Aosta.