17 Marzo 2010
PREVENZIONE e VIGILANZA sul LAVORO

Come già ricordato all’interno del Piano Nazionale della Prevenzione vi è un piano operativo che riguarda l’agricoltura e la silvicoltura della nostra Regione. Ad una prima fase informativa seguirà una fase di controllo che coinvolgerà una decina di aziende della Regione.
Le principali cause di infortunio, anche mortale, sono legate a macchine agricole e parti di macchine ( trattore, cardano, presa di forza,) a cadute dall’alto (fienili, scale, tetti) a zootecnia (urti, schiacciamenti da bovini) abbattimento di alberi e sistemazioni forestali.
Si tratta di dinamiche ben caratterizzate, per cui sono note da tempo le misure di prevenzione, spesso difficili – comunque – da mettere in campo – a causa delle ridotte dimensioni aziendali, inm gran parte a conduzione familiare.  Il decreto legislativo 81/2008 obbliga anche i componenti dell’impresa familiare a utilizzare attrezzature di lavoro conformi alle norme e di munirsi di dispositivi di protezione.

TRATTORI E MOTORI : Il ribaltamento del trattore rappresenta uno dei rischi più gravi cui è esposto l’operatore. I danni conseguenti al ribaltamento possono essere pressoché annullati  se è presente una struttura  di protezione omologata ( telaio a 2 o 4 montanti, cabina) o riconosciuta dall’ISPEL, per i trattori antecedenti l’obbligo, e se vi sono le cinture di sicurezza.
Quindi i trattori a ruote, con l’eccezione dei più piccoli e leggeri, devono avere telaio o cabina di protezione. Le cinture di sicurezza ( D.Lgs. 359/99) sono necessarie per evitare il rischio di schiacciamento tra il suolo e la struttura di protezione, in caso di ribaltamento. In caso non sia possibile installare le protezioni del posto guida, il trattore non può essere utilizzato.
Le  clocee, gli ingranaggi, le catene e le cinghie di trasmissione devono essere adeguatamente e solidamente protetti quando siano in posizione raggiungibile nelle normali operazioni di lavoro. Le cinghie, comunque, devono essere dotate di protezione che le trattenga in caso di rottura, così come devono essere mantenuti a distanza di sicurezza altri organi pericolosi qualora non segregati dal carter o scatolati.
L’albero cardanico deve essere dotato di protezione che superi di 5 centimetri le crociere e la parte che rimane scoperta deve essere protetta, le cuffie e ogni altra parte di protezione devono essere dotate di catenelle per evitarne la rotazione, inoltre gli alberi devono essere marcati CE con dichiarazioni di conformità e manuali in italiano, devono essere sottoposti  a regolare manutenzione e non devono mai essere poggiati a terra ma posizionati sulla rastrelliera.
SCALE SEMPLICI PORTATILI   Devono essere costruite con materiali adatti ed avere dimensioni appropriate all’uso, ovvero sporgere almeno un metro oltre il piano di accesso. Le scale in legno devono avere pioli privi di nodi ed incastrati nei montanti, i quali devono essere trattenuti con tiranti il ferro applicati sotto i due pioli estremi. Tutte le scale devono essere provviste di dispositivi antiscivolo all’estremità inferiore dei due montanti, ganci antiscivolo o appoggi antiscivolo alle estremità superiori o, comunque, deve essere saldamente vincolata in caso di utilizzo.
IMPIANTI ELETTRICI   L’impianto elettrico dell’azienda e le attrezzature utilizzate – comprese prolunghe e riduzioni, devono essere mantenuti in modo da prevenire il pericolo derivante da contatti accidentali con gli elementi in tensione ed anche eventuali rischi di incendio. L’impianto elettrico deve sempre essere provvisto di messa a terra e dispositivo “salvavita”. Gli impianti realizzati dopo il 1990 devono essere verificati a cura del titolare dell’impresa prima della messa in servizio, periodicamente. La verifica periodica può essere effettuata dall’ASL O DA ORGANISMI CERTIFICATI DAL Ministero delle Attività Produttive.
SICUREZZA DEL LAVORO NEI FIENILI : Il fieno viene conservato  generalmente in rotoballe, in balle parallelepipede  o in ballette, impilate in fienili o accatastate all’aperto. I rischi sono determinati dalla balla in movimentazione, dalla caduta o instabilità delle balle accatastate nelle vicinanze di quella movimentata. Per prevenire tali rischi si può intervenire sulle strutture, sulle attrezzature, con procedure di lavoro adeguate. Si consiglia pertanto di impilare ¾ rotoballe al massimo, per evitare rischi di instabilità. Più balle impilate possono provocare la caduta addosso all’operatore, si possono adottare misure di contenimento con funi o recinzioni, mentre . per gli spostamenti – utilizzare  preferibilmente movimentatori a braccio telescopico.

Realizzato con il contributo  della azienda USL Valle d’Aosta – Dipartimento di Prevenzione