RACCOLTI DALLA COLDIRETTI VALDOSTANA , OLTRE CENTOMILA EURO IN CINQUE GIORNI.
“Enormemente soddisfatti” è primo commento di Pino Balicco, Presidente della Coldiretti Valdostana – sull’iniziativa nata quasi per caso negli uffici della Coldiretti Valle d’Aosta. “Abbiamo sentito Coldiretti Emilia e chiesto loro se l’iniziativa della vendita di parmigiano “terremotato” poteva essere utile” continua Balicco “e siamo partiti con una proposta al nostro personale che si è poi allargata ad una vera e propria rete fatta di parenti, e amici che tramite internet e social network hanno coinvolto enti e amministrazioni varie che ci hanno fatto pervenire un numero impressionante di prenotazioni. Sono in imbarazzo a citare il personale di Enti, Uffici e Istituzioni che hanno partecipato perché non vorrei fare torto a qualcuno ma mi si lasci ringraziare i dipendenti dell’Assessorato all’Agricoltura che hanno fatto da importante traino”
Nella settimana tra il 28 maggio e il primo giugno sono stati prenotati circa 8500 kg di parmigiano per un valore complessivo che supera i 100.000 euro” ci conferma il direttore della Coldiretti Ezio Mossoni.
Purtroppo – proprio oggi – Coldiretti Nazionale ha diffuso un comunicato stampa in cui segnala che sono già all’opera veri e propri “sciacalli” che propongono offerte di intermediari senza scrupoli per grandi quantità di Parmigiano e Grana a prezzi irrisori e insostenibili per i produttori. Oltre al danno una beffa che - sottolinea la Coldiretti - rischia di aggravare il già pesante bilancio dei danni subiti dal comparto. Con una stima di 150 milioni di euro di danni infatti il Parmigiano Reggiano - precisa la Coldiretti - è in cima alla triste classifica dei prodotti piu’ danneggiati dal sisma seguito da vicino dal Grana Padano che accusa un colpo da 70 milioni di euro, secondo i dati dei Consorzi di Tutela.
Per effetto del terremoto risultano a terra complessivamente oltre 360.000 forme di Grana Padano e 633.700 forme di Parmigiano Reggiano, con i produttori che sono impegnati a selezionare il prodotto “salvato” e a provvedere alla sua ricollocazione in magazzini idonei.
“Ringraziamo ancora per l’enorme solidarietà dimostrata – chiude Mossoni ricordando che “la prima iniziativa si è conclusa ma saranno certamente aperte altre forme di aiuto. In effetti si stà studiando la possibilità di una vendita di beneficenza in occasione del mercatino Lo Tsaven – Campagna Amica e ancora altre iniziative.
“Come facilmente comprensibile l’unica garanzia che non possiamo dare è quella dei tempi di consegna” – conclude Balicco -. “In questo momento si capirà bene che – per le popolazioni colpite dal sisma – le priorità sono altre”.